La condivisione di emozioni e di avventure per me è molto appagante.
Ecco un esempio semplicissimo. Nel 2015 ho accompagnato un partecipante ultra ottantenne per una settimana escursionistica sull'isola d'Elba. Dopo sette giorni mi ha confidato che da solo non sarebbe mai riuscito e che, in ogni caso, non avrebbe avuto neppure la metà della soddisfazione che, invece al contrario, ha ottenuto raggiungendo ogni meta prefissa e condividendo con il gruppo gioie, dolori e fatiche di quella fantastica esperienza. Apprezzo ogni attimo vissuto in montagna ed ancora di piu nel gustarne l'esperienza assieme a coloro che hanno deciso di partecipare alle mie attività.
Allrounder è colui che ha notevoli competenze e preferenze in vari campi. Non mi identifico in questo, non ho una particolare predilezione per una specifica disciplina, amo tutte le attività legate agli sport della montagna immersi nella natura, seguendo le stagioni. Il meglio lo ottengo in primavera quanto l'attività invernale legata allo sci alpinismo e all'alta montagna si intreccia con il desiderio di effettuare le prime settimane escursionistiche in riva al mare, al sole. Esempio eclatante sono le giornate in aprile, maggio, dove al mattino approfittando delle ore fresche, sfruttando il firn con gli sci ai piedi ci si muove su qualche ghiacciaio, mentre nel pomeriggio grazie all'allungamento delle giornate, si possono effettuare escursioni nei boschi profumanti di primavera.
La guida alpina dei tempi passati era un personaggio particolare, alle volte schivo e taciturno, un po' burbero, ma forse più per timidezza che per indole, però tutto d'un pezzo: si limitava ad accompagnare i propri clienti su qualche cima o parete, senza svelare troppo i segreti del mestiere: se volevi imparare qualcosa dovevi per cosi dire "rubare" e portare a casa, dava pochi consigli, ma quasi sempre azzeccati. Oggi le cose sono molto cambiate: diventando guida escursionistica diventi contemporaneamente "maestro di vita". La guida diventa così il mèntore dei propri discepoli. Il consigliere fidato e saggio, la persona in cui identificarsi, da imitare. Questo stile di vita affascina. Capita talvolta che qualche cliente-amico mi telefoni anche solo per prendere una boccata di "montagna". L'insegnamento ottiene la massima espressione quando si riesce a trasmettere la propria passione, a far comprendere le sensazioni che la montagna ti regala, e a far interpretare la vita con una diversa chiave di lettura: ricercando l'essere, trascurando l'avere.
Piacere e Stimolo sono due aspetti complementari. Il primo si rispecchia per esempio nella bellezza dell'ambiente che si visita, nelle emozioni che si consumano, nell'avventura che si vive per la conquista di un qualcosa. Il secondo lo otteniamo spingendoci al di là dei nostri limiti mentali. Talvolta questi limiti sono proporzionati ai nostri limiti fisici e tecnici. Può capitare che il timore, il rispetto, l’istinto di sopravvivenza ci inducano a non "osare" piu di tanto. lo vi aiuterò a scoprire la vostra “borderline” ed eventualmente a farvi trovare la forza sufficiente per superarla almeno di un po’. Volere è potere!
II tutto non avrebbe senso se non si avesse un occhio di riguardo alla sicurezza, ma ancor di più alla prevenzione degli incidenti, eliminando a priori gli errori grossolani e, con il tempo, puntare alla perfezione anticipando pure le sbavature più impercettibili. È proprio sulla base di questa idea che opero e mi muovo continuamente. “Meglio prevenire che curare”, diceva uno slogan di qualche anno fa, ed è proprio questa la linea che calza a pennello col mio modus vivendi. Pur essendo infatti convinto che esercitarsi ad esempio con apparecchiature per individure velocemente i travolti da valanga (ARVA) sia di fondamentale importanza, ritengo tuttavia altrettanto fondamentale la necessità di investire tempo nello studio dei fenomeni e delle dinamiche che generano questi eventi catastrofici, aumentando le conoscenze in materia. In una parola: credo sia di vitale importanza impegnarsi maggiormente nella preparazione per far sì che questi eventi non accadano neppure. In questo modo risolveremo almeno il 99% del problema.
A questo punto la trasformazione del desiderio genererà gioia e felicità, la propria autostima crescerà di livello e il sentirsi realizzato sarà il risultato finale e inevitabile. L'essere umano è alla continua ricerca di due sensazioni in realtà tra di loro contrastanti: il piacere e il rischio dell’avventura. lnfatti la soddisfazione che si ottiene nel superare l’incertezza produce una gioia così immensa che porta alla piena soddisfazione. Ognuno si sentirà un “piccolo” Messner dopo aver conquistato ii proprio Everest.
La guida escursionistica è in continuo aggiornamento. Per poter esercitare la professione è tenuta a frequentare i corsi di aggiornamento annuale.
Certamente sono importanti la serietà e l'impegno che si adottano nella propria attività, anche il minimo errore potrebbe essere rischioso, ma il miglior risultato lo si ottiene solo operando in un'atmosfera amichevole e rilassante, nella massima confidenza, garantendo divertimento e spensieratezza.
II camminare insieme nella natura, oltre a rappresentare
forse la maniera più efficace di praticare escursionismo, ha in sé valori e significati tali da poter essere trasmesso come un modo tra i più formativi di usare il tempo libero. È un mezzo, soprattutto se esercitato negli ambienti montani, per conoscere più a fondo aree affascinanti ma spesso poco frequentate della mia Val Poschiavo e della vicina Italia, dove troppo spesso l'attenzione dei più ha preso altre chiassose strade. Aree che sono invece depositarie non solo di solenni scenari naturali, ma di culture antiche e profonde alle quali risale
una parte delle nostre radici. È il mezzo
per risvegliare, attraverso la conoscenza, il bisogno di
meglio tutelare e valorizzare quell'inestimabile bene comune che è il territorio.
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